Il Vaso di Montesarchio
Visita al centro Storico, al Museo ed al Castello di Montesarchio
La valle Caudina, abitata sin da epoche antichissime, deve il suo nome all’antica città di Caudium, l’odierna Montesarchio, fondata nell’VIII sec. a.C. dalla tribù sannita dei Caudini, ricordati soprattutto per la cocente sconfitta delle “Forche Caudine” inflitta all’esercito romano nel 321 a.C. E proprio dal mondo sannita ci arrivano le più preziose testimonianze archeologiche dell’area, tra cui spicca per importanza e bellezza il celebre vaso di Assteas, oggi al Museo Archeologico di Montesarchio.
I nuclei originari dei paesi attuali sorsero attorno a castelli sulle pendici delle montagne, a chiaro scopo difensivo, sviluppandosi poi, nel corso del tempo, verso la fertile pianura sottostante. Infatti, seppur con una certa attività industriale e commerciale che va affermandosi soprattutto nei comuni più grandi (Montesarchio, Cervinara), ancora oggi la Valle mantiene intatta la vocazione prettamente agricola dei suoi territori, con alcune produzioni di eccellenza.
Montesarchio, il più vivace tra i centri caudini. L’abitato moderno è sovrastato dal borgo antico e dal castello con la sua torre, situati in posizione panoramica a dominare tutta la valle. Una storia complessa, quella del castello e della torre, che da epoca normanna, attraverso i secoli, le dominazioni e destinazioni d’uso differenti (prigione, orfanotrofio), li porta oggi ad ospitare il Museo Archeologico del Sannio Caudino.
Visiteremo insieme le sale del museo, dedicate alla storia della Valle Caudina ed alle testimonianze archeologiche dei suoi centri più importanti (tra le opere più celebri esposte è lo splendido Cratere di Assteas), ed anche l’affascinante mostra “Rosso
Immaginario”, allestita nelle celle del carcere borbonico del castello, che ci conduce nel magico mondo del mito e degli eroi dipinti sui crateri a figure rosse rinvenuti nelle necropoli dell’antica Caudium, attraverso installazioni multimediali e videoproiezioni effettuate direttamente sui vasi.
E prima di andare via un’ultima occhiata al panorama, che dall’alto della torre abbraccia l’intera Valle Caudina.
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